Fiat 500 Abarth

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Accessori dell'epoca, diffusi e prodotti anche al di fuori della FIAT, erano: il servoclacson o anello clacson, prodotto dai Fratelli Vitaloni di Torino (per consentire un più agevole uso del segnalatore acustico senza staccare le mani dalla corona del volante); il coprivolante in vinilpelle, tipico accessorio presente in numerose auto, per facilitare la presa della corona nella guida; l'aletta parasole con specchietto incorporato nel lato passeggero; le maniglie passeggero stile Giardiniera; il fregio per il piano del cruscotto con scritta "FIAT NUOVA 500" in oro su fondo panna, oppure con scritta "cinquecento" e maniglia di plastica per il passeggero anteriore; i tappetini in gomma di vari colori (rosso, nero, ocra, avana, grigio, verde, azzurro) e in diversi pezzi (da 2 a 6); la mascherina anteriore interamente in alluminio o in plastica ma con i baffi in alluminio; la chiusura del cofano-motore con chiave; la chiusura del cofano anteriore con stemma smaltato FIAT rosso, triangolare, in alluminio lucidato e munito di chiave; il BLOSTER, antifurto, comandato a chiave, per bloccare l'articolazione dello sterzo (applicato lungo il devioluci con un morsetto a molla che agisce da sotto); il tappo del serbatoio della benzina munito di chiave; i rostri per i paraurti con rinforzo in gomma per attutire gli urti quotidiani dovuti alle nefaste azioni dei parcheggiatori distratti o poco attenti; il terminale di scarico cromato da applicare al tubo finale della marmitta, usato sia per ragioni estetiche sia per indirizzare il fumo di scarico più in basso; la "mensola" porta-oggetti in plastica nera, stile FIAT 600, da applicare sotto il cruscotto, lungo tutta la sua estensione; il gancetto appendiabiti (che poteva essere incorporato anche nelle maniglie passeggero); le foderine dei sedili in tessuto o in vimini; il gancio per tenere la capote semiaperta mentre l'auto è in movimento, al fine di garantire una maggiore aerazione dell'abitacolo (veniva applicato, al momento, tra il centro dell'asta anteriore del telaio e la parte alta del parabrezza). Tutti questi optional, le abbondanti cromature di gran moda nei primi anni '60, e, come scriveva la rivista "Quattroruote" nel 1962, la linea riuscita, compatta e tondeggiante, decretarono il definitivo successo della 500. La sigla "D" era, adesso, la naturale e avanzata prosecuzione della vecchia FIAT Topolino 500 C: resterà in produzione fino al 1965.

  • Codice telaio: Fiat 110 D Berlina 500
  • Codice motore: 110 D 000


Da essa la Moretti ricavò la splendida 500 Coupé, prodotta in 25 000 esemplari.


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