Fiat 500 Abarth

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La "500 America"

Dal dicembre del 1957 le 500 vennero anche importate negli Stati Uniti via mare con l'Italterra suscitando molta curiosità e forte simpatia presso il pubblico americano, per le loro minime dimensioni e per il rumore del piccolo motore bicilindrico raffreddato ad aria. Rispetto alle versioni destinate al mercato interno e più in generale europeo, le Nuova 500 Normale, Sport, D e Jolly esportate negli Stati Uniti avevano grossi fanali anteriori, che davano ai loro musetti una simpatica aria da ranocchia, che in realtà servivano per rispettare l'altezza minima del fascio luminoso imposta dalle leggi sulla circolazione negli USA. Un'altra caratteristica dei fari americani era la costruzione cosiddetta "sealed beam", cioè la classica lampadina sfilabile alla quale siamo abituati in Europa, ma con il corpo stesso del faro, ovviamente del tipo sigillato, che fungeva da ampolla con il filamento annegato direttamente nella parabola. Cambiarono anche le luci posteriori, che inizialmente furono dotate di un supporto per alloggiare i fanaletti inglesi Lucas omologati per gli USA, quindi fanaletti italiani appositamente costruiti e omologati. Diversi e più grandi erano pure gli indicatori di direzione. Quelli davanti tondi e disposti sopra le griglie della ventilazione interna, erano realizzati anch'essi secondo le norme americane, tuttavia qualche anno dopo apparvero pure sui modelli italiani con disegno molto simile, ma in posizione diversa. Oltre la fanaleria, le Fiat 500 "tipo America" avevano altre modifiche richieste dall'utenza americana, come la scala del tachimetro-contachilometri in miglia, le scritte delle spie in inglese e i paraurti di dimensioni maggiori e dotati di rostri, per resistere a piccoli urti, dato che già allora gli automobilisti d'oltre Oceano avevano l'abitudine di manovrare "a spinta" nei parcheggi. Comunque l'interesse svanì presto e le importazioni cessarono nel 1961.


La “500 Giardiniera (G)” e “Commerciale"

Il 1960 è un anno ricco di novità per l'intera gamma e vede la nascita della Giardiniera e della versione D.

Già da qualche tempo si avvertiva la mancanza della vecchia "Topolino Giardiniera Belvedere", ciò che oggi chiameremmo station wagon o familiare. Il problema è serio perché l'ingombro del motore impedisce la costruzione di un vano di carico allungato. Ancora una volta il genio del progettista, Dante Giacosa, escogita una soluzione di grande interesse tecnico: il motore a sogliola, che può essere alloggiato interamente sotto il pianale di carico. Nel maggio del 1960 nascono così le versioni "Giardiniera" e "Commerciale", quest'ultima caratterizzata dall'assenza di superfici vetrate posteriori, anche denominata "Furgoncino”.

                                                        

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