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Lancia Ardea

La scelta (e la pronuncia) del nome

Alla vettura viene dato il nome “Ardea”, corrispondente a quello di una antichissima città laziale (geograficamente un po’ a sud di Pomezia), fondata forse dal figlio di Ulisse e di Circe, che fu capitale dei Rutuli all’epoca dello sbarco di Enea. Questo nome, poco amato anche dagli stessi “lancisti”, darà luogo a discussioni circa la sua corretta pronuncia: inizialmente è la stessa Casa costruttrice a suggerire l’accentazione sulla prima “A” (a dimostrarlo ci sono i primi dépliant), ma alla fine prevarranno coloro che non gradiscono questa posizione dell’accento, tanto è vero che ancora oggi, quando ci si riferisce a questo modello, lo si pronuncia il più delle volte come Ardèa (ad essere accentata è dunque la “e”).

L’evoluzione

L’Ardea berlina viene presentata in anteprima a Benito Mussolini, capo del Governo italiano, nel novembre del 1939, ma la sua produzione in serie inizia un mese dopo, a dicembre (il 14 dicembre esce dalla fabbrica, per i collaudi, il primo esemplare). Le prime consegne ai clienti risalgono al gennaio 1940.
Malgrado le ridotte dimensioni del motore, anche nel caso della Ardea la Lancia ritiene di approntare uno speciale autotelaio a piattaforma (tipo 350) da destinare ai carrozzieri per le versioni fuori serie. A causa degli eventi bellici (ma anche per via della classe della vettura poco idonea allo scopo), di questo autotelaio verranno costruite pochissime unità (il dato esatto non è disponibile).
Sul finire del 1940 alla berlina si affianca la versione “Tassì” definita anche come tipo 450-Roma: messa da parte la scocca portante, questo “tassi” è realizzato su un telaio a piattaforma con passo e carreggiate maggiorati. Del Tassi Roma 450 verranno realizzati, nel triennio 1940-1942, 501 esemplari (511 secondo alcune fonti).
Malgrado anche l’Italia sia ormai coinvolta direttamente nella seconda guerra mondiale, il 10 ottobre 1941, dopo 2992 berline costruite, la Lancia apporta alla Ardea una modifica al vano portabagagli, che diventa accessibile dall’esterno tramite un coperchio di ampie dimensioni, simile a quello esistente sull’Aprilia. Questa Ardea modificata viene definita come “seconda serie” (anche se, per completezza d’informazione, va detto che taluni ritengono che l’inizio della seconda serie coincida con l’uscita della versione a 12 volt, nel gennaio 1948).
Tra la fine del ’42 e l’inizio del ’43, l’intera attività produttiva Lancia viene trasferita negli stabilimenti di Bolzano, ritenuti meno vulnerabili, e la costruzione dell’Ardea, già ridotta a mezzo migliaio di pezzi nel 1942, si contrae ulteriormente sino praticamente ad arrestarsi nel 1944, per riprendere poi con una qualche regolarità nel febbraio del 1946.

Dalla seconda metà del 1945, intanto, alla berlina si aggiunge la versione commerciale del tipo “furgoncino”, che rimarrà in produzione fino al 1953 e che sarà affiancato, dalla metà del 1948, dalla versione “camioncino”.

Alla fine di gennaio del 1948, l’Ardea è oggetto di alcune modifiche non di poco conto (che tuttavia, come già s’è fatto cenno, non danno origine, ufficialmente, ad una nuova serie), tra cui l’adozione dell’impianto elettrico a 12 volt (in luogo di quello a 6 volt montato precedentemente) ed alcuni ritocchi al motore (variazione rapporto di compressione, diversa taratura del carburatore)


   


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© david marconi 2015